La tipizzazione consiste nella categorizzazione,in laboratorio, dei dati provenienti dall’elaborazione di provette di sangue o saliva prelevate precedentemente sulla nostra Unità Mobile o presso i centri donatori degli ospedali attrezzati (in bergamasca ci riferiamo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al Bolognigni di Seriate ed all’ospedale di Treviglio).
Ciascuno di noi possiede un patrimonio di geni, ereditati dai genitori, che, come le impronte digitali, ci caratterizza in maniera univoca. Alcuni di questi controllano l’espressione di strutture (antigeni) presenti sulla superficie di tutte le cellule del nostro corpo. Grazie a tali antigeni, caratteristici di un singolo individuo, il sistema immunitario riconosce le proprie cellule normali e reagisce contro quelle estranee o addirittura contro le proprie, se modificate.
Nell’uomo il gruppo di geni che controlla il “riconoscimento” dei vari tessuti dell’ organismo è definito Sistema HLA (Human Leucocyte Antigens).
Tali caratteristiche genetiche si possono determinare sia direttamente, esaminando il DNA con tecniche di biologia molecolare, sia indirettamente indagando, con tecniche sierologiche, i loro prodotti antigenici. Tali test (genericamente chiamati tipizzazione tessutale o tipizzazione HLA) assieme ad altri detti “funzionali” si utilizzano, in caso di trapianto, per stabilire la compatibilità tra donatore e ricevente. Solo tra fratelli esiste una buona probabilità (25%) di ritrovare gli stessi determinanti HLA, mentre tra individui non apparentati ciò è molto raro.